Giro d’Italia 2020, Mauro Vegni ammette: “Possibile anche un’altra data. Per ora aspettiamo di arrivare al 3 aprile”

Il Giro d’Italia 2020 potrebbe cambiare data. Se l’obiettivo è chiaramente conservare la Grande Partenza della Corsa Rosa da Budapest il 9 maggio, soprattutto in seguito alla dichiarazione dello stato di emergenza da parte del governo ungherese, la possibilità che si debba cambiare i piani iniziali del #Giro103 appare per la prima volta concreta. Uno scenario al quale Mauro Vegni ammette di essere pronto a reagire, consapevole che l’intero calendario a questo punto potrebbe essere riscritto dal coronavirus che ha già costretto RCS Sport a quantomeno rinviare Strade Bianche, Tirreno – Adriatico e Milano – Sanremo. Questa volta la società italiana non vuole farsi trovare impreparata e valuta con attenzione tutti i cambiamenti possibili.

“Cercheremo di salvare la partenza del Giro d’Italia del 9 maggio dall’Ungheria, ma è possibile anche un’altra data – ammette il direttore della Corsa Rosa ad Adnkronos – Ci stiamo sentendo in questi giorni con le autorità ungheresi per capire anche cosa succede da loro. E bisogna anche considerare che anche noi, come loro, siamo impegnati in questa battaglia contro il virus”.

Per il momento comunque è presto per fare previsioni, sia perché siamo nel pieno dell’emergenza di una pandemia di cui bisogna ancora comprendere la portata, sia perché eventuali spostamenti andranno ad incastrarsi non solo con il ciclismo, ma potenzialmente anche con altri sport. “In qualche modo aspettiamo questo mese per capire cosa succederà – prosegue il dirigente romano – Secondo me ci sarà una rivisitazione completa di tutto l’anno, per tutte le attività. E’ un momento complicato. Bisognerà anche capire cosa deciderà l’Uefa sugli europei; quello delle date in tutti gli sport ora è tutto un puzzle non facile da comporre[…] In questo momento è tutto da rivedere, per ora aspettiamo di arrivare al 3 aprile“.

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